considerando che in 6 mesi ci sono 182 gg di cui (NON LAVORATIVI) 26 domeniche e 26 sabati,
per lavorare 130 gg li paghiamo al GIORNO
34.218,00 euro (impegno 4.448.412,27 ÷ 130 gg)
#SOLDIPUBBLICI “incassi” ad Ariccia
tasse 31.169.426,65 euro totali 2016
(in 260 gg lavorativi sono circa 119_mila_euro AL GIORNO)
tasse 24.923.667,20 euro totali 2015
#SOLDIPUBBLICI “spese” ad Ariccia
pagati 29.958.705,23 euro totali 2016
(in 260 gg lavorativi sono circa 115_mila_euro AL GIORNO) pagati 24.929.201,86 euro totali 2015
Al Sig.Roberto Di Felice – neosindaco di Ariccia, alla Giunta, al Presidente del Consiglio Comunale ai Consiglieri di maggioranza e opposizione
Come proposto all’insediamento dell’attuale Amm.ne (PEC del 19.6.2016) e gia’ sollecitato alla precedente gestione comunale:
A) si ribadisce la richiesta di divulgare gli importi effettivi di
–# A.1 spese e introiti derivati dalla Raccolta Differenziata
(vendita del riciclato carta plastica vetro metalli ecc… ex bando 2014-2019)
–# A.2 spese e introiti derivati dall’affidamento della Sagra della Porchetta
(delibera 47 11.6.2016)
–# A.3 spese annoverate come ALTRI servizi, ALTRI contratti, ALTRI pagamenti, Conto Terzi, ecc.
(circa 1.200.000,00 € in sei mesi – fonte http://soldipubblici.gov.it )
B) si chiede la pubblicazione delle spese/frequenze delle manutenzioni del Ponte Monumentale
(con relativa documentazione sulla sicurezza statica)
C) si richiede la modifica del regolamento comunale che consenta
il REFERENDUM comunale e il BILANCIO PARTECIPATO anche ad Ariccia
L’Amministrazione non divulga (obbligo di legge) on line:
# composizione di guinta e consiglio comunale con relativi contatti telefonici/mail/social
# curricula di assessori e consiglieri
# compensi e situazione patrimoniale degli amministratori
#25novembre Questa data rappresenta per Amnesty International l’occasione per sostenere la lotta contro la violenza sulle donne in Italia e nel mondo tramite appelli ed iniziative di sensibilizzazione.
Fermare il femminicidio e la violenza contro le donne in Italia.
Nell’ambito del punto relativo alla violenza domestica ed al femminicidio della campagna “Ricordati che devi rispondere. L’Italia e i diritti umani” Amnesty International chiede l’attuazione della Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica (Convenzione di Istanbul), ratificata dall’Italia nel giugno 2013. Richiede inoltre l’attuazione delle raccomandazioni contenute nel rapporto della Relatrice Speciale ONU sulla violenza contro le donne, fra queste, l’adozione di una legge specifica sulla parità di genere e sulla violenza contro le donne.
Il 25 novembre è stato scelto nel 1999 come Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne dall’Assemblea Generale della Nazioni Unite che ha ufficializzato una data che fu scelta da un gruppo di donne attiviste, riunitesi nell’Incontro Femminista Latinoamericano e dei Caraibi, tenutosi a Bogotà nel 1981.
Questa data fu scelta in ricordo del brutale assassinio nel 1960 delle tre sorelle Mirabal, considerate esempio di donne rivoluzionarie per l’impegno con cui tentarono di contrastare il regime di Rafael Leónidas Trujillo (1930-1961), il dittatore che tenne la Repubblica Dominicana nell’arretratezza e nel caos per oltre 30 anni.
Nel 2007 100.000 donne (40.000 secondo la questura) hanno manifestato a Roma “Contro la violenza sulle donne”, senza alcun patrocinio politico. È stata la prima manifestazione su questo argomento che ha ricevuto una forte attenzione mediatica, anche per le contestazioni che si sono verificate a danno di alcuni ministri e di due deputate.[1]
Dal 2006 la Casa delle donne per non subire violenza di Bologna promuove annualmente il Festival La Violenza Illustrata, unico festival nel panorama internazionale interamente dedicato alla Giornata mondiale contro la violenza sulle donne. Ormai centinaia di iniziative in tutta Italia vengono organizzate in occasione del 25 novembre per dire no alla violenza di genere in tutte le sue forme.