Il termine claque (AFI: [ˈklak][1]) è un francesismo di uso corrente (dal verbo onomatopeicofrancese claquer, “battere schioccando”, come per esempio il battimani; analogo all’inglese to clap), che in italiano indica un gruppo organizzato di spettatori che applaude o dissente non spontaneamente, ma dietro compenso economico o di altra natura. Il membro di una claque è detto clacchista[2].
https://it.wikipedia.org/wiki/Claque
In genere una claque ha un capo, che è, come diceva uno storico capoclaque romano, “quella persona che ha la competenza e l’autorevolezza per cominciare un applauso”; e anche per cominciare una salva di fischi e successiva gazzarra (cosa che il citato pudicamente sottaceva), terrore di ogni impresario teatrale. Questo “servizio” veniva offerto a impresari e artisti, per sostenerne le fortune e tentare di demolire quelle dei loro avversari.
Per estensione si definisce claque qualsiasi tipo di manifestazione di consenso o di dissenso, non spontanea, ma espressa in modo da sembrare tale e finalizzata a suscitare o amplificare l’atteggiamento del resto del pubblico.
#Ariccia #giottarelloinPratica
Dedicato alla CLAQUE di
“segnaliamo i disservizi (solo se #giàRisolti)”
https://it.wikipedia.org/wiki/Don_Abbondio
…ci viene da Pomezia? unApplauso per Enio:
#giottarelloinPratica e il #viceBanditello